Collezione

Il catalogo della collezione del Museo etnografico di Servola
Jasna Simoneta, etnologa di Aurisina

Raccolta delle informazioni

La collezione di oggetti del Museo etnografico di Servola si è sviluppata prin- cipalmente grazie a saltuarie collaborazioni di esperti del settore e per la presa di coscienza del danno che sarebbe derivato dalla perdita degli oggetti – testimoni di uno stile di vita che con l’avanzare della modernizzazione stava sparendo. La raccolta degli oggetti avvenne spontaneamente, la gente li portò al museo di propria iniziativa, purtroppo però le informazioni sugli oggetti col tempo si dispersero, non essendo state raccolte in modo sistematico. Col passare dei decenni i precedenti proprietari degli oggetti, ovvero coloro che li utilizzarono, morirono, e i servolani d’oggi, avendo uno stile di vita completamente diverso, non possono conoscere il nome, la funzione o il contesto d’utilizzo degli oggetti raccolti. I colloqui con gli informatori1 svolti dalle collaboratrici del Museo etnografico sloveno di Lubiana non hanno potuto colma- re questa lacuna temporale. Per questo motivo nel catalogo le informazioni sugli oggetti sono spesso incomplete. Le informazioni andavano di fatto ricostruite con l’aiuto degli informatori, che conoscevano almeno approssimativamente l’ambiente o le professioni cui gli oggetti erano legati. Con l’aiuto dei conservatori del Museo etnografico sloveno, la dr.ssa Polona Sketelj, la dr.ssa Janja Žagar e il dr. Andrej Dular, è stato possibile rintracciare e correggere le inesattezze negli appunti che ri- guardavano gli oggetti generalmente presenti anche nella più vasta area slovena o in quella centro-europea. Risalire ai nomi degli oggetti e alle espressioni dialettali è sta- to altrettanto difficile, in quanto i servolani di lingua slovena sono ormai molto pochi e da tempo non hanno più contatti quotidiani con gli oggetti delle epoche passate.